lunedì 24 settembre 2012

Milan e Bojan già ai ferri corti!


E' arrivato come uno dei colpi di mercato estivi, ha chiesto e ottenuto la maglia sacra numero 22, che è stata di Kakà, ma Bojan in questo inizio di stagione non è ancora riuscito a lasciare il segno nel Milan. Tre presenze,sempre partendo dalla panchina, per un totale di 53 minuti giocati. Poco, troppo poco, per un giocatore che doveva dare quel valore aggiunto ad un reparto tutto nuovo, orfano di Cassano e Ibrahimovic. Era dato titolare contro l'Atalanta, poi con l'Anderlecht, infine con l'Udinese, ma non è mai stato preso in considerazione dall'inzio, nonostante la sua duttilità tattica. Il curriculum di Bojan parla da solo: nella sua carriera tra Spagna e Italia ha giocato in un attacco a due o a tre punte, come esterno offensivo o come attaccante centrale, segnando gol a grappoli e sostituendo con successo centravanti ben più blasonari come Ibrahimovic e Samuel Eto'o. La stessa cosa potrebbe farla al Milan, prendendo il posto di un abulico Pazzini. E' arrivato per restare ma se la musica nei prossimi mesi sarà quella di questo inizio di stagione chiederà di essere ceduto. Almeno che Allegri, che l'aveva fortemente voluto,  riesca ad accorgersi di lui.

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